lunedì 30 dicembre 2013

La bilancia nei BRAND

A come ACCULAB


B come BERKEL

C come CAS SCALE


E come ESCALI



G come GUZZINI


H come HELMAC


J come JENNINGS

K come KERN


L come LARIO;

M come MY WEIGHT

N come NEFER

O come OHAUS

P come PESOLA

Q come QUADRELLI

R come RICE LAKE

S come SOEHNLE


U come US BALANCE

V come VITTORIA


X come XING YUN

Y come YAMATO

Z come ZOICO


Altri link utili

venerdì 27 dicembre 2013

La bilancia delle STREGHE


La pesa delle streghe

Oudewater è una delle più antiche città dell'Olanda e oltre ad alcuni edifici in stile rinascimentale conserva una curiosità: l' Heksenwaag, cioè la 'bilancia delle streghe'. Nel Medioevo le donne accusate di stregoneria venivano pesate su quest'enorme bilancia, vestite di un abito di carta: se il peso era eccessivo decadeva ogni accusa, risultando evidente che l'imputata non poteva volare sulla scopa. La Città di Oudewater era l'unica in Europa ad avere ricevuto il privilegio per svolgere equi processi di pesatura, garantiti dal Sacro Romano Imperatore Carlo V. L' edificio rinascimentale con frontone a gradoni e timpani a mosaico di mattoni ospita oggi un museo sulla storia della stregoneria.

Inoltre

Un'altra prova molto comune era data mettendo sui due piatti della bilancia l'imputata e una Bibbia. Se la strega pesava più della Bibbia, come inevitabilmente accadeva tutte le volte, la condanna era inevitabile. 

Voi sapete se siete o no una strega? Siete abbastanza leggeri da volare su una scopa? Potete scoprirlo voi stessi, pesarvi sulle antiche bilance e ricevere come prova il nostro "Certificato di pesatura" (‘Certificaet of Weginghe’). 



La bilancia tra le STELLE


La costellazione della bilancia

La Bilancia è una costellazione piuttosto piccola, e non contiene stelle di prima magnitudine. Si trova tra la Vergine ad ovest e lo Scorpione ad est. Come testimoniano i nomi delle sue stelle più brillanti, faceva una volta parte delle chele dello Scorpione.

A causa del fenomeno della precessione degli equinozi, non esiste più alcuna corrispondenza sulla volta celeste fra la costellazione astronomica della Bilancia ed il relativo segno zodiacale.
Le stelle più brillanti formano un rettangolo:

• α Librae, Zubenelgenubi ("chela del sud"), una binaria visuale;

• β Librae, Zubeneschamali ("chela del nord");
• γ Librae, Zubenelakrab ("chela dello scorpione");

• δ Librae, una variabile a eclisse.
α e β Librae sono l'asta della Bilancia, e γ e δ i due piatti. σ Librae in passato era nota anche con la sigla γ Scorpii, in quanto faceva parte della costellazione dello Scorpione.


Tra storia e mitologia

La Bilancia era una delle costellazioni preferite dai Romani: «L'Italia appartiene alla Bilancia, il segno che più le si addice. Sotto di lei sia Roma che la sua sovranità sul mondo furono fondate», disse lo scrittore latino Manilio. Egli descrisse la Bilancia come «il segno nel quale le stagioni sono in equilibrio, e le ore del giorno e della notte combaciano». È questo un indizio del fatto che i Romani raffiguravano la costellazione come una bilancia perché il Sole si trovava in quella posizione all' equinozio d'autunno, quando il giorno e la notte hanno la stessa durata. Ma l'idea di una bilancia in questa zona non nacque con i Romani, secondo lo storico Gwyneth Heuter i Sumeri conoscevano questa parte di cielo come ZIB-BA AN-NA, la bilancia del cielo, 2000 anni a.C.. La Bilancia è l'unica costellazione dello zodiaco che rappresenti un oggetto inanimato; le altre corrispondono ad animali o persone. Una volta stabilito che si trattava di una bilancia fu naturale separarla completamente dallo Scorpione e associarla invece con la Vergine, che s'identificava con Diche o Astrea, la dea della giustizia. Così i piatti che formano la Bilancia divennero quelli che la dea tiene sollevati verso l'alto. 

Psicostasia (o psicostasi)

Anubi and Maat Weighing Souls, second half of the 2nd millennium, Deir El Medina temple, Luxor.
La pesatura delle anime, l’ ψυχοστασία

In varie religioni antiche la «pesatura delle anime», forma del giudizio divino, in cui l’anima del morto viene pesata sopra una bilancia, per il controllo dei suoi meriti. Dall’antico Egitto ne abbiamo documenti scritti (Libro dei Morti) e figurativi: la psicostasia avveniva in presenza di Osiride, per opera del dio Thot; in un piatto della bilancia si poneva l’anima, nell’altro una immagine di Maat, la Giustizia. Sempre in funzione escatologica, la psicostasia è presente, anche nello zoroastrismo, per il quale si svolge in presenza di Mitra, e nell’islamismo. Nell’ebraismo antico-testamentario se ne trovano espressioni allusive che si riferiscono però a personaggi viventi. Solo dalla letteratura apocalittica in poi la psicostasia appare con valore escatologico; in questa forma passa anche nell’immaginazione cristiana, in cui l’arcangelo Michele si incarica dell’operazione, mentre Satana spesso cerca di togliere peso al piatto dei meriti.

Nella mitologia greca il termine psicostasia si riferisce invece all’idea della pesatura dei destini di due avversari in lotta, indipendentemente da ogni valutazione morale.


Last Judgment, Tympanum of the main portal, 1130-45, Cathedral of Saint-Lazare, Autun.
Juan de la Abadia the Elder, Saint Michael Weighing Souls, 1495, Museu Nacional d’Art de Catalunya, Barcelona.
Fonte

Enciclopedia Treccani

La bilancia tra STORIA e LEGGENDA

Le prime testimonianze della bilancia si perdono nelle epoche più remote della storia del genere umano. 

Origini leggendarie

Sulle origini di questo semplice quanto ingegnoso strumento e sul suo presunto "inventore" sono fiorite in passato le più bizzarre leggende. Leggende che oggi fanno sorridere, ma che un tempo venivano prese molto sul serio e inducevano gli eruditi a perdersi nelle più astruse e complicate elucubrazioni. 

Così c'è stato chi ne ha attribuito la scoperta a Palamede, ritenuto inventore anche del faro, dei numeri e dell'alfabeto greco, chi a Fidone, re di Argo, a cui viene anche assegnata a coniazione della prima moneta ellenica, chi ancora a Sidonio, a Mosè, al dio Thot, a Ermes, all'Arcangelo Michele, a Mercurio, dio del commercio e dei ladri, a Fedone, filosofo greco vissuto fra il V e il VI secolo a.C. e fondatore della scuola elidense, chi al grande matematico Pitagora e chi addirittura a Caino! Una credenza, quest'ultima, come ha osservato giustamente di recente Ugo Tucci, radicata anche oltre i limiti della metafora e chiaro sintomo di quella diffidenza collettiva per i pesi e le misure, in quanto istituzioni sociali, che ha pervaso per lungo tempo la cultura occidentale. 

Bilancia a Bracci Uguali Egiziana, 3800 a.C. 
Origini storiche

Ma lasciamo il terreno della favolistica per portarci su della storia. Anche se i modelli più antichi, a noi noti, risalgono al 5.000 a.C. (Nakkada, in Egitto), quando le prime unità di misura prendevano a riferimento alcune parti del corpo umano come il piede, la spanna, il cubito, il palmo, il braccio, il pollice e molte altre ancora.  Inizialmente essa venne impiegata per pesare la polvere d'oro, i metalli preziosi in genere e, più tardi, anche le monete, ma non, come parrebbe ovvio pensare, per le transizioni commerciali. D'altra parte le stretta correlazione fra le monete e unità di peso si è protratta nel tempo. Nè sono un chiaro esempio le denominazioni di molte valute tuttora in corso: il Pound inglese (dal laino pondus = peso), la Lira (da libra, unità di peso, ma anche bilancia), la Dracma greca, la peseta spagnola, il Peso (che sta alla base del sistema monetario del Messico e di alcuni stati dell'America del Sud), il Marco che trae il nome dall'omonima unità ponderale, il valore pari a otto once, usata in varie reioni europee a cominciare dal Medio Evo e così chiamata dal marchio impressovi dai pubblici verificatori dei pesi. La più antica utilizzazione a scopo commerciale della bilancia pare invece sia da fare risalire attorno al 2500 a.C. presso la civiltà preariana degli Indi, fiorita nell'area settentrionale della penisola indiana, e forse anche presso alcuni insediamenti della Mesopotamia. La bilancia a bracci primitiva è costituita da un gioco orizzontale, inizialmente di legno ma anche di osso o marmo e poi metallo, con un perno centrale e due piatti alle estremità.
Marinus van Reymerswaele, Il cambiavalute e sua moglie,1539
La scoperta e la diffusione della bilancia rappresenta una tappa significativa nell'evoluzione dell'umanità, segna il passaggio da una civiltà primitiva dove ogni singola comunità famigliare vive a spese della natura utilizzando le risorse disponibili fino all'esaurimento e spostandosi quando queste vengono a mancare, a una cultura più evoluta, di aggregazioni dotate di senso socio-politico ed economico, con un proprio ordinamento e con esigenze di scambio dove la primordiale pratica del baratto non è più sufficiente a garantire equità per le parti. L'introduzione della bilancia e la prassi della pesatura vista come naturale successione del contare e misurare presuppone il raggiungimento di conoscenze tecniche e pratiche che dimostra il livello civile, culturale ed economico raggiunto.

Fonte 

Giovanni Tassinari, "Cento anni a Cento - Il peso delle bilance nei secoli", Ferrara, 1989.
Giancarlo Roversi; Cesare Bianchi; Mauro Bini, "La bilancia: un simbolo, un'arte, una storia di uomini" il Bulino, Modena, 1983

La bilancia nei TAROCCHI: LA GIUSTIZIA


Descrizione

Una donna dallo sguardo severo siede su un trono di pietra, compreso fra due colonne anch'esse di pietra. Indossa una veste rossa e un mantello verde. Nella mano destra regge una spada con la punta verso l'alto; nella sinistra tiene una bilancia. Al centro del petto si vede un piccolo cerchio rosso, mentre sulla sua corona si trova un quadrato azzurro.

Significato

La Giustizia è colei che fa in modo che ogni individuo debba sperimentare le conseguenze delle proprie azioni, nel bene come nel male. La bilancia rappresenta il fatto che tale conseguenza deve essere effettivamente commisurata alle azioni intraprese. La spada simboleggia la severità e il rigore con cui il giudizio viene emesso. Questo Arcano ci ricorda che tutti i nodi vengono al pettine. L'individuo in pace con la propria coscienza può trovare conforto nella bilancia; quello che ha commesso azioni malvagie deve invece temere invece la lama della spada.

    
Link utili

La bilancia: stereotipo allegorico e fortuna letteraria

L'eccezionale funzionalità della bilancia e la sua intrinseca carica di suggestione, ha fin dalle origini stimolato la fantasia dell'uomo, cristallizzandosi in una lunga serie di immagini e stereotipi allegorici e in una straordinaria fortuna letteraria. 

Attributo tradizionale di Dio, questo strumento paradigmatico di equilibrio è così divenuto l'inconogramma antonomastico della giustizia divina e umana, della legge, dell'uguaglianza, della moderazione, del giudizio, della ragione, del bene e, in antico, anche delle deità mitologiche che simboleggiavano queste qualità (Temi, Astrea, Dike e, a volte, Minerva, Giunone e lo stesso Giove).
Astrea - Colonna della Giustizia,
Castiglione delle Stiviere (Mantova)
Statua di Temi (Themis),
Università di Chuo-Giappone
Dike-Lady Justice, Dublino

Ma la bilancia è anche la rappresentazione iconografica della maestà imperiale, dell'equità, dell'imparzialità e perfino del dubbio e dell'alternativa (il piatto può infatti pendere da una parte come dall'altra) nonché dell'ipocrisia. 

Dante (Inferno, XXIII, 102) paragona appunto gli ipocriti a bilance che cigolano sotto i pesi. 



Più concretamente la libra alludeva un tempo anche all'arte della mercatura: la si ritrova infatti graffita in antiche lapidi per indicare la professionalità di commerciante del defunto; spesso in molte vecchie raffigurazioni, la sommità del perno è ornata con la testa di Mercurio che, come nume delle attività di scambio, era preposto alle misure e ai pesi. 

In alcune medaglie romane di epoca imperiale tre dee con la bilancia e una cornucopia stavano invece a simboleggiare la moneta

Porta la bilancia pure l'Arcangelo Michele, sia come giustiziere degli angeli ribelli, sia per pesare le anime dei defunti sottoposti al giudizio supremo. 


San Michele Arcangelo trionfante su Satana, Fiorenzo di Lorenzo, fine del XV secolo
Anche Allah, come si legge nel Corano (XXI, 47), al momento della risurrezione, per valutare i meriti e le colpe dei suoi credenti, userà la bilancia così sensibile in grado di indicare perfino il peso di un granello di senape.

Nell'antico Egitto, era Osiride a misurare le anime dei morti; la libra venne inoltre prescelta dagli antichi Egizi come emblema del segno zodiacale che dà inizio all'autunno e del relativo equinozio proprio per sottolineare l'uguaglianza fra la durata del giorno e della notte. 


Thot, lo scriba, registra il risultato della pesatura del cuore di Ani. Dal papiro di Ani.

A tale riguardo vale la pena di ricordare che per lodare l'equità di Augusto, Virgilio nelle Georgiche gli predice che dopo l morte avrebbe occupato il segno della Bilancia (proemio delle Georgiche vv. 34-35)

Omero, sempre per restare in tema di reminescenze classiche, nell'VIII libro dell'Iliade (vv. 88) pone una bilancia in mano a Giove che la usa per decidere i destini dei Greci impegnati nell'interminabile guerra di Troia.



Ma essa è anche stata protagonista della storia, quella autentica, quando i Romani, assediati nel 390 a.C. dai Galli in Campidoglio, dovettero pesare su una bilancia 1000 libbre d'oro pretese come tributo dagli invasori per ritirarsi dalla città. Famoso resta l'episodio che vide alla ribalta il condottiero gallico Brenno, il quale, alle proteste dei Romani per le irregolarità commesse durante le operazioni di peso, gettò la sua spada su uno dei piatti, pronunciando la celebre frese: "Guai ai vinti!".
Brenno, capo dei Galli, e Marco Furio Camillo, dopo il sacco di Roma.
Va infine segnalato che la bilancia venne pure adottata come proprio emblema dalla camorra napoletana: un aspetto, questo, certamente curioso e di attualità che offre un'ulteriore dimostrazione del fascino straordinario esercitato dall'apparecchio.

Fonte

Giancarlo Roversi; Cesare Bianchi; Mauro Bini, "La bilancia: un simbolo, un'arte, una storia di uomini" il Bulino, Modena, 1983

mercoledì 18 dicembre 2013

La bilancia nei RECORD

È possibile “pesare” una singola molecola? 


Per i ricercatori del California Institute of Technology sì, grazie alla loro “nano-bilancia”. Descritta su Nature Nanotechnology, è uno strumento piccolissimo, in grado di misurare in tempo reale la massa di singole molecole, che potrebbe permettere di studiare le funzioni di singole proteine nelle cellule, capire come agiscono i virus e monitorare le sostanze inquinanti contenute nell’aria.
Le dimensioni del prototipo, messo a punto insieme ai ricercatori del Cea-Leti (Commissariat à l'Energie Atomique et aux Energies Alternatives)  di Grenoble in Francia, non superano i due milionesimi di metro. Il dispositivo è costituito da un sistema nano-elettromeccanico di risonanza (Nems), ossia una piccolissima struttura vibrante simile a un ponte. Quando una particella, sia essa una proteina o un virus, si posa sul ponte, ne altera la frequenza di oscillazione e dal cambiamento di frequenza è possibile calcolare la massa e la posizione precise della molecola in esame.

Secondo I ricercatori, la nano-bilancia rappresenta una tecnologia rivoluzionaria che offre la possibilità di studiare in dettaglio le funzioni di singole proteine e capire Il loro ruolo nei processi biologici e nelle malattie.

lunedì 16 dicembre 2013

La bilancia nei CARTONI ANIMATI

Sesame Street - Ernie's Scales 




Joseph - King of dreams (part 4/8 - min 2.50)
Link Utili: Cartone completo

The Simpson - Weighing scale

giovedì 5 dicembre 2013

Bilancia nelle MONETE

Asse di Domiziano 72-96 d.C. testa di Domiziano verso destra IMP CAES DOMITIAN AVG GERM COS XI , rovescio MONETA AVGVST Moneta stante verso sinistra con cornucopia e bilancia. Peso 10,20 g Diametro 26 mm.  
Impero Romano.Caracalla 211-217 d.C.Denario ANTONINVS PIVS AVG BRIT testa laureata verso destra R/MONETA AVG Moneta stante verso sinistra con bilancia e cornucopia. Peso 2,94 gr.Diametro 18,99 mm. 
Follis di Diocleziano 284-305 d.C. testa di Diocleziano verso destra, rovescio SACRA MON VRB AVG ET CAESS N N la Moneta stante verso sinistra con bilancia e cornucopia sotto P e fulmine. Peso 8,35 g diametro 32 mm.  
Impero Romano. Massimiano Erculeo. 286-305 d.C. Follis. D/ MAXIMIANVS NOB CAES Busto laureato verso destra. R/ SACRA MONET AVG ET CAES NOSTR Moneta stante verso sinistra con cornucopia e bilancia nel campo stella. Peso 10,60 gr. Diametro 28,42 mm. 


Moneta repubblicana italiana, 1 lira, 1951-2002, non venivano più coniate per la circolazione dal 1959, Dir. una bilancia, simbolo di giustizia; Rov. cornucopia, simbolo di abbondanza. 
One Ethiopian Birr, 2011-oggi, anche conosciuto come Birrs.